Brigate internazionali
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« Di tutti i popoli, di tutte le razze, veniste a noi come fratelli, figli della Spagna immortale, e nei giorni più duri della nostra guerra, quando la capitale della Repubblica spagnola era minacciata, foste voi, valorosi compagni delle Brigate Internazionali, che contribuiste a salvarla con il vostro entusiasmo combattivo, il vostro eroismo e il vostro spirito di sacrificio. » | |
(Dolores Ibárruri, Discorso per lo scioglimento delle Brigate Internazionali (1938)) |
Le Brigate Internazionali si distinsero nella difesa di Madrid, nella battaglia di Guadalajara e in altre occasioni. Il 21 settembre 1938 il primo ministro spagnolo Juan Negrín, su pressione delle democrazie occidentali impegnate nella politica di non intervento, decise il ritiro dal fronte delle Brigate internazionali (per la precisione di tutti i combattenti non spagnoli stimati in 13.000), tenendo una sentita e commossa parata di addio il 29 ottobre 1938 a Barcellona. Il governo franchista di Burgos rispose con il ritiro di 10.000 italiani (ne restavano circa 38.000 più i tedeschi).
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La consistenza delle Brigate [modifica]
Il totale dei volontari intervenuti in Spagna sotto l'egida della Brigate internazionali fu di circa 40.000 unità, di cui circa la metà risultarono alla fine della guerra "dispersi o feriti". Tuttavia non esistono dati precisi in merito, i diversi autori non concordano sul numero totale degli Interbrigatisti, c'è chi parla esagerando anche di 100.000, ma la cifra più vicina può collocarsi appunto in quella indicata di 40.000. Lo storico César Vidal [1] indica intorno al 30% il numero dei brigatisti morti e nel 50% i feriti. Risulta anche che 5.000 furono inquadrati nel regolare esercito repubblicano e ben 20.000 furono addetti a servizi sanitari, logistici ed ausiliari.[2] I primi contingenti delle Brigate Internazionali furono organizzati dal Comintern poco dopo l'inizio delle ostilità. I volontari giunsero da ben 53 nazioni dei cinque continenti. Ogni Brigata era suddivisa in battaglioni.Prima delle Brigate Internazionali si costituirono delle colonne, come la Colonna Italiana creata da Carlo Rosselli, Mario Angeloni e Camillo Berneri o come la centuria Gastone Sozzi, che, al suo scioglimento, non confluì nel V° Reggimento come spesso è riportato in diverse fonti. L'errore deriva dal fatto che i superstiti furono trasferiti ad Albacete, sede delle Brigate Internazionali, con camion appartenenti al V° Reggimento, dove si trovava anche Vittorio Vidali. Esiste una pubblicazione dell'A.I.C.V.A.S, il Quaderno 4, in cui è scritto: «22 ottobre 1936 viene formalmente sciolta la Centuria Sozzi. I suoi combattenti entrano a far parte del costituendo battaglione Garibaldi. La terza compagnia del Garibaldi prenderà il nome di Gastone Sozzi». Occorre anche ricordare che diversi anarchici, come quelli della Colonna Italiana, non vollero entrare nel ricostituito Esercito Popolare e lasciarono la Spagna.
I contingenti più numerosi erano costituiti da: francesi (circa 9.000) tedeschi (circa 4.000), Italiani (circa 3.350), statunitensi (circa 2.800), britannici (circa 2.000) e canadesi (circa 1.000). Costoro vennero affiancati da centinaia di uomini provenienti da altri stati e continenti fra cui: Belgio, Svizzera, Jugoslavia, Albania, Ungheria, Polonia, Bulgaria, Cecoslovacchia, Irlanda, Scandinavia, Sud America e Africa.
Al loro interno, le Brigate Internazionali erano generalmente divise in raggruppamenti nazionali. Ad esempio, i volontari italiani erano inquadrati nella Brigata Garibaldi, gli americani nella Brigata Abraham Lincoln (fra i Lincolns vi era l'italo-americano Humberto Galliani, prima arruolato nel battaglione Garibaldi - di cui fu comandante per breve tempo prima di Randolfo Pacciardi) - poi passato, per dissensi politici, nello stato maggiore della XV Brigata), i canadesi nel Battaglione Mackenzie-Papineau (da cui il loro soprannome, "Mac-Paps"). Gli irlandesi erano raggruppati nella Colonna Connolly.
Nelle Brigate Internazionali militarono molti noti personaggi della politica e della cultura come, ad esempio, fra gli inglesi, lo scrittore George Orwell e Stephen Spender, John Cornford, poeta e nipote di Charles Darwin, i francesi, con l'artista oriundo rumeno Tristan Tzara,Simone Weil e André Malraux, gli statunitensi Ernest Hemingway e Dos Passos (vicini alla XV Brigata). Molti altri intellettuali appoggiarono le Brigate Internazionali, pur senza intervenire militarmente nella guerra civile. Fra questi ultimi: Samuel Beckett, Berthold Brecht, Pearl Buck, William Faulkner, Pablo Neruda, Stephen Spender, John Steinbeck e Virginia Woolf.
Molti furono gli ebrei che combatterono tra le file delle Brigate Internazionali. Nel Mausoleo del Fossar de la Pedrera di Barcellona, innalzato nei pressi dell'enorme fossa comune dove i franchisti seppellirono i repubblicani fucilati dopo la guerra, una lapide omaggia gli eroi ebrei caduti tra i 7.000 ebrei volontari di tutti i paesi combattenti della Libertà in Spagna 1936-1939. Lo storico tedesco Arno Lustiger, nel libro Shalom Libertad!, stima che la loro presenza raggiungesse le 7.758 unità, vale a dire quasi il 20% dell'intero corpo volontario.[3]. Pur essendo difficile fare stime sicure sul numero complessivo dei volontari, alcuni storici affermano con certezza che la percentuale di ebrei in ogni contingente nazionale fu sicuramente molto superiore alla percentuale di ebrei nella popolazione del Paese d'origine considerato [4] Ebreo era, tra gli altri, uno dei più famosi corrispondenti dal fronte, il fotografo Robert Capa.
Le Brigate e i Battaglioni [modifica]
- XI Brigata Internazionale
- 1o Battaglione Edgar André (tedesco)
- 2o Battaglione Commune di Parigi (franco-belga)
- 3o Battaglione Dombrowski (polacchi cechi e ungheresi)
- Battaglione Hans-Beimler (tedesco)
- Battaglione 12 febbraio (austriaco)
- XII Brigata Internazionale
- 1o Battaglione Thaelmann (tedesco) , Gruppo ebraico Ernst Thälmann[5]
- 2o Battaglione Garibaldi (italiano)
- 3o Battaglione André Marty (franco-belga)
- XIII Brigata Internazionale
- 1o Battaglione Louise Michel (franco-belga)
- 2o Battaglione Tchapaiev (balcanico)
- 3o Battaglione Henri Vuillemin (francese)
- 4o Battaglione Miskiewicz Palafox (polacchi e slavi)
- XIV Brigata Internazionale"La Marseillaise"[6]
- 1o Battaglione Nueve Naciones
- 2o Battaglione Domingo Germinal (spagnolo)
-
- 3o Battaglione Henri Barbusse (francese)
- 4o Battaglione Pierre Brachet (franco-belga)
- XV Brigata Internazionale[7]
- 1o Battaglione Dimitrov (balcanici, polacchi e cechi)
- 2o Battaglione Britannico (britannici)
- 3o Battaglione Abraham Lincoln (statunitense)
- 4o Battaglione Sei febbraio (franco-belga)
- Battaglione Mackenzie-Papineau (canadese)
- Battaglione Spagnolo (sud americano)
- Battaglione George-Washington (statunitense)
- 129a Brigata Internazionale
- 1o Battaglione Magaryk (cecoslovacco)
- 2o Battaglione Dayachovitch (bulgaro)
- 150a Brigata Internazionale
- 1o Battaglione Rakosi (ungherese)
Le componenti politiche [modifica]
La composizione politica del totale dei miliziani antifascisti, che agirono sia nelle Brigate internazionali sia aggregati ad altre formazioni, risulta pari a circa 35.000 unità, di cui quasi il 70% comunisti.Lo storico Pietro Ramella ha analizzato l'appartenenza politica di circa 3400 italiani secondo i dati dall’Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna,[8] ottenendo i seguenti dati:
- Anarchici: 328 (9,7%)
- Comunisti: 1301 (38,3%)
- Giustizia e Libertà: 39 (1,2%)
- Repubblicani: 56 (1,6%)
- Socialisti: 224 (6,6%)
- Appartenenza sconosciuta: 1449 (42,6%)
- Anarchici: 16,9%
- Comunisti: 66,8%
- Giustizia e Libertà: 2,0%
- Repubblicani: 2,8%
- Socialisti: 11,5%
Battaglie fondamentali [modifica]
- Difesa di Madrid - XI e XII Brigata (novembre 1936)
- Jarama - XI, XII, XIV e XV Brigata (febbraio 1937)
- Guadalajara - XI e XII Brigata (marzo 1937)
- Huesca XII Brigata (giugno 1937)
- Brunete XI, XII, XIII e XV Brigata (luglio 1937)
- Belchite XI e XV Brigata (settembre 1937)
- Teruel XI e XV Brigata (gennaio 1938)
- Caspe tutte le 5 Brigate (marzo 1938)
- Aragona XI, XII e XV Brigata (aprile-luglio 1938)
- Ebro tutte le 5 Brigate (luglio-ottobre 1938)
La frase appena citata, anche se ha una gran valenza emotiva può indurre in un errore di sostanza. Molti volontari delle Brigate Internazionali, infatti, non combattevano per la restaurazione della democrazia borghese, ma per una società più egualitaria che andasse oltre quella rappresentata dalla democrazia borghese, società ipotizzabile in tutte le varie sfumature che vanno dal liberal socialismo di Carlo Rosselli, al comunismo di Vittorio Vidali ed Andrés Nin (contrastanti fra loro ma ispirati agli ideali marxisti), al comunismo anarchico di Camillo Berneri. Lo scopo fondamentale, dichiarato da Carlo Rosselli stesso in Oggi in Spagna, domani in Italia, era l'abbattimento del fascismo, il cui definitivo annientamento era preso come presupposto per l'instaurazione di una società organizzata su basi più libere ed egualitarie.
Comandanti battaglioni e denominazioni di Brigata [modifica]
- Edgar André; (17 gennaio 1894, Aachen ; decapitato 4 novembre 1936) militante del Partito Comunista di Germania KPD, nel 1911 aderì' partito socialista del Belgio, divenendo compagno ed amico di Ernst Thälmann. La sua opera di agitazione politica si svolse soprattutto in Francia e Belgio. Edgar André fu tratto in arresto il 5 marzo 1933 dopo la presa di potere dei nazionalsocialisti e fu tenuto in carcere per più di tre anni, alla fine dei quali venne prima torturato, poi decapitato
- Hans Beimler [9]
- Ernst Thälmann
- André Marty (6 novembre 1886 Perpignan- 23 novembre 1956 Toulouse, dirigente del PCF fino al 1952, deputato dal 1924 al 1955 (in forma non continuativa), segretario dell'Internazionale Comunista dal 1935 al 1943.[10]
- Domingo Germinal; anarchico morto sul fronte di Alicante. Il figlio, successivamente, tenne collegamenti con i rivoluzionari cubani di Fidel Castro nell'ottica dell'unità di lotta conto Franco e contro Fulgencio Batista [11]
- Henri Barbusse
- Pierre Brachet
- Georgi Dimitrov
- Abraham Lincoln
- Louis Joseph Papineau[12]
- William Lyon Mackenzie King
- George Washington
- Nathan George
- Louise Michel
- Henri Vuillemin
- Mátyás Rákosi
- Law Oliver sindacalista , leader di un movimento di emancipazione dei neri, subì numerosi arresti per la propria attività negli USA. Caposquadra della compagnia mitraglieri nella battaglia di Jarama, per il suo comportamento valoroso ed efficiente divenne nell’aprile 1937 comandante del battaglione Lincoln ed in seguito del Washington, primo uomo di colore nella storia militare USA a comandare formazioni a grande partecipazione di bianchi. Cadde in combattimento guidando i suoi nella battaglia di Brunete tentando la conquista di Mosquito Crest. Fra i miliziani antifascisti americani di colore occorre menzionare il caso particolare dell'infermiera Salaria Kee, soprannominata da Langston Hughes[13], adetto alla propaganda a favore dei repubblicani, "slender chocolate colored girl". Salaria Kee era stata infermiera dell’Harlem Hospital, in patria aveva partecipato alle manifestazioni contro la Guerra di Etiopia e la Croce Rossa aveva rifiutato la sua collaborazione perché di colore nell'intervento di appoggio agli alluvionati dell'Ohio.
- Enrique Líster, ex cavapietre, fra i migliori comandanti militari del fronte antifascista
- Manfred Stern, il generale Kleber, comandante col nome di generale Kléber, comunista e russo di religione ebraica, morì in un gulag di Stalin [14]
- Mata Zalke (comandante la XII brigata internazionale nome di battaglia Lukacs)
- Waclaw Romar
- Carlos Walter, comandante XIV brigata internazionale La Marsellaise
- Aldo Morandi, capo di stato maggiore de La Marsellaise, nome vero Riccardo Formica.
- Valentino Gonzales, El Campesino[15]
Miliziani antifascisti italiani [modifica]
- Palmiro Togliatti
- Carlo Rosselli
- Emilio Lussu
- Ilio Barontini
- Umberto Marzocchi
- Randolfo Pacciardi
- Pietro Nenni
- Primo Gibelli
- Vittorio Vidali
- Antonio Cieri
- Guido Picelli
- Camillo Berneri
- Luigi Longo
- Giovanni Pesce
- Aristodemo Maniera
- Armando Fedeli[16]
- Pietro Pajetta
- Giandante X
- Francesco Leone
Il gruppo dei grossetani [modifica]
Un gruppo di antifascisti italiani che per vicissitudini sia nel periodo pre-fascista che durante la presa di potere del fascismo che nel proseguo durante la vicenda della Guerra di Spagna mantennero una certa coesione ed un rigida finalità' di intenti,nonostante i tempi difficili e le singole ideologie magari diverse, fu il gruppo dei grossetani,per cui è stato abbastanza agevole ricostruire le loro vicissitudini che risultano quindi uno spaccato interessante della vicenda di Spagna , in realtà' nel gruppo vi erano anche livornesi e fiorentini di nascita ma al momento risiedenti nel grossetano.[17].È da rimarcare come un lavoro cosi' esauriente su un gruppo ridotto può' esser di gran interesse storico generale per gli addentellati,vedi ad es.il problema degli espatri in Corsica e della Legione Straniera.Di seguito segnaliamo i più noti del gruppo toscano:- Vittorio Alunno
- Luigi Amadei
- Pietro Aureli
- Raffaello Bellucci
- Etrusco Benci
- Alfredo Boschi
- Antonio Calamassi
- Luigia Civinini
- Socrate Franchi
- Giovan Battista Frati
- Lelio Iacomelli
- Ernesto Moscatelli
- Ermanno Neri
- Quisnello Nozzoli
- Randolfo Pacciardi
- Francesco Pellegrini
- Italo Ragni
- Siro Rosi
- Angelo Rossi
- Egisto Serni
- Muzio Tosi
Gli intellettuali [modifica]
Bibliografia [modifica]
- Vittorio Vidali,Il Quinto reggimento,come si formo' l'esercito repubblicano spagnolo editore La Pietra[18]
- Giacomo Calandrone, La Spagna brucia: cronache garibaldine, Editori Riuniti
- Aldo Garosci [19]Gli intellettuali e la guerra di Spagna pubblicato 1959 Einaudi
- Gabriele Ranzato [20]La guerra di Spagna
- Mario Tedeschi [21]Chiesa cattolica e guerra civile in Spagna nel 1936 Hoepli
- Sandro Attanasio Gli italiani e la guerra di Spagna editore Mursia
- Luigi Longo Dal social-fascismo alla guerra di Spagna Teti 1976
- Luigi Longo, Le brigate internazionali in Spagna, Roma, Editori Riuniti, 1956
- Paolo Alatri[22] L'antifascismo italiano Editori Riuniti 1965
- Dolores Ibarruri La guerra di Spagna E.GI.TI 1938
- Giuseppe Cordedda Guerra di Spagna: 100/17 alzo zero Chiarella 1996
- Lucio Pala I cattolici francesi e la guerra di Spagna Argalia 1974
- Aldo Morandi[23]In nome della libertà: diario della guerra di Spagna, 1936-1939 Mursia 2002
- Giovanni Villella Rivoluzione e guerra di Spagna: (1931-1939).Gesualdi 1971
- Ernest Hemingway Storie della guerra di Spagna' Mondadori1997
- Aldo Garosci,Umberto Marzocchi,Carlo RosselliGiustizia e libertà nella lotta antifascista e nella storia d'Italia La Nuova Italia 1978
- Nanda Torcellan, Enzo Collotti Gli italiani in Spagna: bibliografia della guerra civile spagnola Franco Angeli 1988
- Christiane Barckhausen, Bruna Manai Tina Modotti Giunti
- Giancarlo Lehner Palmiro Togliatti: biografia di un vero stalinista SugarCo 1991
- Giuseppe Galasso, Lamberto Mercuri, Giancarlo Tartaglia, Il partito d'Azione dalle origini all'inizio della resistenza armata, Istituto di studi Ugo La Malfa Archivio Trimestrale 1985
- Carlo Rosselli Oggi in Spagna domani in Italia G. Einaudi 1967
- Camillo Berneri, Aurelio Chessa, Pier Carlo Masini, Paola Feri, Luigi Di Lembo Epistolario inédito Archivio famiglia Berneri 1984
- Gabriele Ranzato, Rivoluzione e guerra civile in Spagna 1931-1939 Torino, Loescher, 1975
- Gabriele Ranzato, La guerra di Spagna, Giunti
- Gabriele Ranzato, Guerre fratricide. Le guerre civili in età contemporanea, Bollati Boringhieri
- Gabriele Ranzato, La difficile modernità e altri saggi sulla storia della Spagna contemporanea, dell'Orso
- Gabriele Ranzato, L'eclissi della democrazia. La guerra civile spagnola e le sue origini, Bollati Boringhieri, 2004
- Gabriele Ranzato, Guerriglia e operazioni militari dell'esercito repubblica durante la guerra civile spagnola, La guerra partigiana in Italia e in Europa, Brescia Fondazione Micheletti 1997
- Ramella Pietro, La retirada. L'odissea di 500.000 repubblicani spagnoli esuli dopo la guerra civile (1939-1945), Lampi di Stampa 2003
- Giovanni Pesce, Senza tregua, Milano, Feltrinelli, 1973
- Pietro Nenni, Spagna, Milano, Edizioni Avanti, 1958
- Luigi Arbizzani, P. Mondini Garibaldini in Spagna e nella Resistenza bolognese , Quaderni de "La Lotta", 1966
- Luigi Arbizzani , C. Volta , A. Zambonelli, Antifascisti emiliani e romagnoli in Spagna e nella Resistenza. I volontari della Repubblica di San Marino, Milano, Vangelista, 1980
- Camillo Berneri, un anarchico italiano , Rivoluzione e controrivoluzione in Europa , Pistoia, Archivio Famiglia Berneri, 1985
- Aldo Morandi, In nome della libertà. Diario della guerra di Spagna 1936-1939, Milano Mursia, 2002
- Canali Giulia, L'antifascismo italiano e la guerra civile spagnola, Manni
- Pacciardi Randolfo, Il battaglione Garibaldi, Lugano 1938.
- Tunon de Lara Manuel, Storia della repubblica e della guerra civile in Spagna, Roma Editori Riuniti, 1976.
- Pierre Vilar, [24] La Guerra di Spagna 1936-1939,Roma, Lucarini, 1988.
In lingua straniera [modifica]
- C. G. Bowers, Missione in Spagna,Milano, Feltrinelli, 1957
- H. Browne, La guerra civile spagnola,Bologna, Il Mulino, 2000
- Friends of Spain The Spanish War: Foreign Wings Over the Basque Country The Friends of Spain 1937
- Angela Jackson British Women and the Spanish Civil War , Routledge
- Hugh Thomas The Spanish Civil War (1961); 2a edizione (1977); 4a edizione (2003) editore Modern Library
- José Manuel Martínez Bande Communist Intervention in the Spanish War, 1936-1939 Spanish Information Service 1966
- Manuel Vázquez Montalbán, Pasionaria e i sette nani, Frassinelli 1997
- George Orwell, Omaggio alla Catalogna, Milano, Il Saggiatore,1964
- Max Aub, Barcellona brucia. Un affresco della guerra civile spagnola in un grande romanzo del Novecento, Roma, Editori Riuniti, 1996
- Allen Jim, Ken Loach, Terra e libertà. Un giovane disoccupato inglese nella guerra di Spagna tra l'impegno antifascista e le divisioni della Sinistra, Gamberetti
- Arno Lustiger[25]Shalom Libertad! Editions du Cerf 1991][26]
- Ken Bradley The International Brigades in Spain, 1936-39 Hoeply
Bibliografia anarchica [modifica]
- Abel Paz Durruti, Cronaca della vita,Milano, Ed. La Salamandra, 1980.
- Camillo Berneri, Guerra di classe in Spagna, Pistoia, Ed. RL, 1971
- Santos Madrid, Camillo Berneri, Pistoia 1985.
- H.E. Kaminski, Quelli di Barcellona, Milano , Mondadori,1950
- Gaston Leval, Ne' Franco ne' Stalin, Milano, Ist. Ed. Ital., 1952.
- Richards Vernon, Insegnamenti della rivoluzione spagnola (1936-1939), Vallera, 1974. Pistoia
- Semprun Maura Carlos, Rivoluzione e controrivoluzione in Catalogna, Milano, Antistato, 1976
- Mera Cipriano, Rivoluzione armata in Spagna, Ragusa, La Fiaccola, 1978.
- Peirats José, Breve storia del sindacalismo libertario spagnolo, Genova, RL, 1962
- Fabbri-De Santillan, Gli anarchici e la rivoluzione spagnola, Ginevra, 1938.
Bibliografia POUM, trotzkisti, opposizione di sinistra [modifica]
- 1931-1937 Rivoluzione e controrivoluzione in Spagna, Milano, Falce Martello, 1995
- Andres Nin, Guerra e Rivoluzione in Spagna 1931/37, Milano, Feltrinelli, 1974
- Jean Barrot, Bilan, la contrerevolution en Espagne, UGE
- Chaze', Chroniques de la revolution espagnole, Spartacus
- Lev Trotsky, Scritti 1936-39 "Parte seconda: la rivoluzione spagnola,Torino, Einaudi, 1962.
- Iborra Guillamon, I bordighisti nella guerra civile spagnola,Foligno, C.S.P. Pietro Tresso, 1993.
- Morrow Felix, [27]L'opposizione di sinistra in Spagna,Roma , Samona' e Savelli, 1970.
Specifica sulla Retirada [modifica]
- Ramella Pietro La retirada. L'odissea di 500.000 repubblicani spagnoli esuli dopo la guerra civile (1939-1945) Lampi di Stampa2002
- Bernanos George I grandi cimiteri sotto la luna. , 285 pag, , Net2004
- Ramella Pietro Francesco Fausto Nitti. L'uomo che beffò Hitler e Mussolini, Aracne, 2007
- A. Tellez, Sabate. Guerilla Extraordinary, London, 1985
- Eric Gobetti La lunga liberazione 1943-1945 Napoli [28] Franco Angeli
- Cercas Javier Soldati di Salamina , Guanda,2002,
- AGRUPACIÓN DE LOS AMIGOS DE DURRUTI, "Verso una nuova rivoluzione", titolo originale Hacia una nueva revolución, pubblicato nel 1937,ripubblicato Barcellona a cura di Pier Francesco Zarconenel 1997,
- Chacón Dulce Le ragazze di Ventas, Neri Pozza, 2005,
- Canali Giulia L' antifascismo italiano e la guerra civile spagnola ,Manni, 2004,
Voci correlate [modifica]
- Esercito Popolare Repubblicano
- La Retirada
- Associazione Italiana Combattenti Volontari Antifascisti di Spagna
- Antifascisti nella legione straniera
- Quinto Regimiento
Collegamenti esterni [modifica]
- memoriedispagna
- sito su guerra di Spagna curato da ANPI
- archivio famiglia Camillo Berneri
- omosessuali nella guerra di Spagna
- La partecipazione ebraica alla Guerra civile spagnola
- battaglia di Guadalajara da ANPI
- i "diversi": ebrei,omosessuali e neri, nella guerra di Spagna da ANPI
- manifesti guerra di Spagna
- SPANISH CIVIL WAR GRAPHICS ARCHIVE
- Pietro Ramella I Lincolns
- La guerra di Spagna sui fronti meridionali Brani inediti del diario di Aldo Morandi
- da ANPIDalla Spagna ai lager nazisti L’odissea degli spagnoli con il triangolo blu di Pietro Ramella ovvero La Retirada
- Vite parallele,Camillo Berneri e Carlo Rosselli
- Giellisti ed anarchici prima della guerra di Spagna di Santi Fedele
- Gli antifascisti grossetani nella guerra civile spagnola
- "La retirada" L'odissea di cinquecentomila repubblicani spagnoli dopo la fine della guerra civile saggio di Pietro Ramella
- Da Memorie di Spagna , Ay Carmela ovvero El paso dell'Ebro , cantato , inno del V reggimeto, il reggimento di ferro con foto dei Miliziani antifascisti del V che partono per il fronte salutando a pugno chiuso e la fotografia è di Robert Capa
- foto di uomini e bandiere di battaglioni colonne e brigate antifasciste , documenti di difficile reperimento cosi' concentrati
- foto di Carlo Rosselli e Pietro Jacchia a Huesca
- foto di miliziani centuria di Giustizia e Liberta'
- foto del battaglione anarchico Errico Malatesta chiamato anche battaglione della morte che passo' a comando di Francesco Fausto Nitti
- album con molte foto inerenti il periodo
Note [modifica]
- ^ César Vidal, Las Brigadas Internacionales, Madrid, Espasa Calpe, 1999.
- ^ dati ANPI
- ^ dal saggio di Pietro Ramella
- ^ Alberto Fernandez, Tiempo de Historia n°10, "Judios en la guerra de España".
- ^ La partecipazione ebraica alla Guerra civile spagnola a cura di Luciano Tas
- ^ da biografia ANPI di Aldo Morandi ovvero Rino Formica
- ^ riorganizattore della Brigata fu Nathan George
- ^ Saggio di Pietro Ramella
- ^ biografia
- ^ presente su Wikipedia FR
- ^ da Libera Cuba
- ^ brevebiografia
- ^ scrittore , poeta e columnist nero (1 febbraio 1902 - 22 maggio 1967). Hughes è molto conosciuto per il suo lavoro durante il soprannominato Harlem Renaissance e la sua corposa biografia è presente su Wikipedia inglese.
- ^ biografia su Wikipedia inglese
- ^ considerato fra i migliori comandanti repubblicani
« Pur considerando che i migliori ufficiali dell’esercito repubblicano Líster, Modesto, El Campesino erano comunisti, come pure molti comandanti di brigata e di divisione, essi non sarebbero stati certo in grado di condizionare tutto l’apparato militare » - ^ molti di questi avevano un passato di militanti degli Arditi del Popolo, fra cui Armando Fedeli, Umberto Marzocchi, Ilio Barontini, Vittorio Vidali, Antonio Cieri, Guido Picelli, Francesco Leone, Aristodemo Maniera
- ^ vicenda e biografie dei "grossetani"
- ^
- inno cantato del V Reggimento,delle Brigate Internazionali,il Reggimento di ferro
- alcune strofe dell'inno del V Reggimento da carnia-libera, al quinto reggimento, chiamato reggimento di ferro, era aggregata la centuria Gastone Sozzi in cui militava anche Francesco Leone che come Vittorio Vidali veniva dalla tradizione degli Arditi del Popolo
- ^ biografia da ANPI,oltre che alla Guerra di Spagna partecipa anche alla Resistenza romana nelle file del Partito_d'Azione,fra i suoi libri di importanza per la ricostruzione storica sono Vita di Carlo Rosselli (1945), la Storia dei fuorusciti (1953), Gli intellettuali e la guerra di Spagna (1959),
- ^ Professore Ordinario, presso il Dipartimento di storia . Membro della Facoltà di Lettere e Filosofia,università' di Pisa
- ^ Professore ordinario , dal 1984 , insegna Diritto ecclesiastico e canonico,dopo aver insegnato già in diversi atenei la stessa disciplina,preso la Facoltà di Giurisprudenza Università “Federico II” , Napoli
- ^ biografia Paolo Alatri
- ^ biografia da ANPI, il vero nome di Aldo Morandi è Riccardo Formica
- ^ storico ed ispanista francese,considerato una della massima autorità fra gli esperti della storia della Spagna. Una sintesi biografica è su Wikipedia Spagnola
- ^ "Gli ebrei nella guerra civile spagnola" di Anneliese Herskovits,la biografia inerente Arno Lustiger si trova su Wikipedia tedesca
- ^ secondo il libro Shalom Libertad! Arno Listiger ipotizza il numero di 7.758 volontari ebrei,indicati dall' austriaco Joseph Toch sulla rivista Zeitgeschichte nel 1974,fra i quali
- Manfred Stern comandante col nome di generale Kléber presente biografia su Wikipedia inglese
- Mata Zalke
- Waclaw Romar
- ^ Felix Morrow fra i maggiori dirigenti Trotsktisti americani, molto conosciuto il suo libro Rivoluzione e Contro-Rivoluzione In Spagna.Militante della Lega comunista d'America,nel 1933,forma una frazione con Max Shachtman's ed è direttore di una sua rivista intitolata , Quarta Internazionale.Nel 1943 assume sue posizioni nell'organizzazione assieme a Albert GoldmanMarrxists’ Internet Archive Felix Morrow
- ^ Eric Gobetti, dottore di ricerca presso la Scuola Superiore di Studi Storici di San Marino. Il presente libro è un'elaborazione della sua tesi di laurea, altri libri dell'autore <Dittatore per caso; Un piccolo Duce protetto dall'Italia fascista, edizioni L'Ancora del Mediterraneo, , 2001.
- ^
- alcune strofe dell'inno del V Reggimento da carnia-libera
« VIVA LA QUINTA BRIGADA.....RUMBA LA RUMBA LA RUMBA LA VIVA LA QUINTA BRIGADA RUMBA LA RUMBA LA RUMBA LA QUE NOS CUBRIRÀ DE GLORIAS AY CARMELA, AY CARMELA QUE NOS CUBRIRÀ DE GLORIAS AY CARMELA, AY CARMELA..... MERCENARIOS Y FACHISTAS AY CARMELA, AY CARMELA EL EJERCITO DEL EBRO RUMBA LA RUMBA LA RUMBA LA EL EJERCITO DEL EBRO RUMBA LA RUMBA LA RUMBA LA LA OTRA NOCHE EL RIO CRUZÓ AY CARMELA, AY CARMELA LA OTRA NOCHE EL RIO CRUZÓ
AY CARMELA, AY CARMELA »