Pè Luc Chatel a Corsica ùn hè più francese

 De Carlo
Venari u 22 di Lugliu 2011

[Ignorer]
Chaque Region en Italie a conserver sa langue sa culture et ces tradition car pour l etat italien ceci est un bien et un patrimoine a defendre . Pas comme les francais qui cherche a Ecrasé notre culture et a faire disparaitre notre langue !!!!! A Francia fora !!
 Antonino Albertini
Luni u 25 di Lugliu 2011

[Ignorer]
ma .. Pietro Mastroleo la smeti di dire fesserie ?? si capisce lontano un kilometro che sei fascista. Sei fuori tempo e fuori luogo.
Gli USA sono ex inglesi, parlano inglese ma ora sono americani.
I corsi sono di origine Italiana, parlano italiano, . ma ora sono corsi.
Basta!
Lo sanno tutti che la corsica per 2000 anni è stata un territorio "italico".. ma ora sono corsi e appartengono alla francia.
I confini cambiano, come le lingue e i popoli.
Poi le singole battaglie, conquiste, cessioni, lasciano il temp oche trovano.. è solo storia!
Quello che conta è il sentimento di un popolo e la loro identità, che nessuono può imporrre loro!
(anche se la politica e i media fanno bene il loro lavoro di lavaggio del cervello)

Forza corsica !!!
 sergio
Luni u 25 di Lugliu 2011

[Ignorer]
Beh, la corsica culturalmente era italiana. se fosse stata inglobata nell'italia sarebbe stato peggio per la sua economia, ma certamente meglio per la sua cultura. in fondo il corso è molto più simile all'italiano che non il genovese (per non parlare del napoletano o il siciliano). L'italia è una espressione geografica? forse, ma forse è proprio per quello che il corso avrebbe vissuto in italia come ci vive il sardo (senza problemi di identità nè di rispetto). i francesi vi hanno colonizzato e hanno sterminato la vostra lingua. E questo è quello che mi fa più male quando vengo in corsica, vedere le insegne in francese, sentir parlare in francese. sentir dire "les italiennes" quando si parla di noi, invece che "i cugini" o "quelli del continente".
Spero tanto che possiate invertire la marcia, ricominciare a parlare e scrivere prima di tutto in corso. vedere persone, merci, libri, qualunque cosa, partire dalla corsica per venire in italia e viceversa. vedere una tv corsa che manda film e notizie in italiano (coi sottotitoli in corso), in una parola: riavvicinarci.
 Pietro Mastroleo
Màrcuri u 27 di Lugliu 2011

[Ignorer]
@ Albertini: la fesseria vivente sei tu che non capisci un accidente e ti metti a parlare! Non trovo il mio commento di ieri.... Vai a studiare prima di affacciarti in posti dove è richiesta preparazione e non buontemponi come te. Quelle sono leggi, sia naturali approvate da tutti gli stati di questo mondo! Pensavi forse che cartine geografiche e mappe nautiche si disegnassero alla Picasso maniera? Ma per favore, vedi di andartene a Sant'Elena o a Pasqua che, dato i nomi, potresti sperare in una grazia che sembra tu ne abbia fortemente bisogno, cerebro-anemico che non sei altro!
 Antonino Albertini
Ghjovi u 28 di Lugliu 2011

[Ignorer]
O mastroleo, aggia dittu eiu ki eri fascista!! un aggiu capitu nunda di ciò ki hai scrittu, aggiu capito solo le offese.
 Pietro Mastroleo
Ghjovi u 28 di Lugliu 2011

[Ignorer]
Va a studiare e vedrai che capirai. La mia lingua e la forma che uso, sono a prova del più misero traduttore elettronico. Poi, qui, ti nascondi in un chissà cosa di chissà dove, altrove, ti definisci italiano.... Per il resto, fatti da parte e lascia perdere le tue considerazioni personali su coloro che intervengono in un forum se non vuoi riceverne; attieniti al tema postato e vedrai che tutto fila liscio.
 Pietro Mastroleo
Sàbatu u 30 di Lugliu 2011

[Ignorer]
@ Arg
Ho letto con ritardo il tuo commento, il n°40, posso risponderti sul continente asiatico che ho studiato perchè volevo conoscere le origini delle arti marziali e, gurda caso, anche qui c'entra la geografia, manco a farlo apposta... Accenno solo che vi è una disputa tra Giappone e Corea per una o due isole e Giappone-Russia ma qui è per guerra persa, non c'entra con il nostro caso. Mentre l'analogia la troviamo in Cina- Taiwan. Preferirei risponderti in privato perchè prevedo un bel po di domande e risposte e magari affacciarci poi qui, nel forum, a cosa fatta. Sono reperibile su Facebook: i 2 account "Pietro Mastroleo" sono miei. Ti aspetto.
 Andre86
Dumenica u 31 di Lugliu 2011

[Ignorer]
« Simu Còrsi per nascita e sentimenti, ma prima di tutto ci sentiamo italiani per lingua, costumi e tradizioni... E l'italiani tutti sò fratelli e solidali davant'a Storia e davant'a Dio... Cume Còrsi 'un vulemu esse nè servi nè "ribelli" e cume italiani avemu i dirittu di trattà d'uguale a uguale cun l'altri italiani... O 'un saremu nulla... O vinceremu cun l'onure o succumberemu l'armi in manu... A nostra guerra di liberazione è santa e ghiusta, cume santu e ghiustu è u nome di Dio, e qui, in li nostri monti, spunterà per l'Italia u sole di a libertà. »

E questo lo diceva Pasquale Paoli quando arrivò a Napoli....
 enrico
Dumenica u 31 di Lugliu 2011

[Ignorer]
U' babbu sbagliò la profezia. Dopo 240 anni la francisata comanda e i corsi ,nella maggioranza accettano questo. Sarà giusto così, ma nelle statistiche economiche la Corsica è sempre ultima nelle classifiche della Republique. Allora mi vengono in mente altri popoli , che facendo leva sulla propria diversità linguistica (Sudtirolesi) , hanno ottenuto tutto dallo Stato centrale, e oggi sono una delle regioni più ricche d'Europa , pur appartenendo politicamente all'Italia.
 Erma
Màrcuri u 3 d'Aostu 2011

[Ignorer]
Sono italiano ma dico "La Corsica ai Corsi e basta!"

Il 90% degli italiani non hanno un grammo del vostro amor di patria, e sono d'accordo con Arg quando dice che la Corsica aveva una Costituzione quando l'Italietta non esisteva nemmeno.

Un abbraccio a tutti i Corsi.

 Pietro Mastroleo
Màrcuri u 3 d'Aostu 2011

[Ignorer]
diverse sono le forme di autolesionismo: le peggiori sono quelle di un ignorante burino dal barbarico gene!
 onnis
Luni u 22 d'Aostu 2011

[Ignorer]
Non mi piace che due popoli cosi vicini e simili si mettano a litigare in questo modo indegno:

Gli italiani non potranno e dovranno mai pretendere una Corsica italiana, al più saranno i còrsi a decidere cosa fare del loro futuro (se vorranno essere italiani, io, da sardo, ne sarò contentissimo, ma lo dovranno decidere LORO (sinceramente pero per la simpatia che nutro per loro, aspettate momenti piu felici magari....oggi l'Italia non un gran bel paese) ; se vorranno diventare indipendenti (e glielo auguro di cuore perchè non mi è piacciuto come sono stati trattati da francese e genovesi), sarò sempre contento e spero che siano sempre in buoni rapporti con l'Italia.

I còrsi se fossero diventati italiani nel 1861, sono convinto che avrebbero pochi problemi di identità culturale (ma molti problemi economici....come è per la Sardegna oggi).
Avere 20 o 21 regioni in Italia non avrebbe fatto differenza per nessuno, anzi noi sardi ci saremmo sentiti meno soli veramente....
Io sono convinto che, oltrealla vicinanza geografica, il fatto che parliamo una lingua cosi simile non sia un caso ma derivi da millenni di interscambio pisano, italico, corso, sardo e genovese. Ma sono anche passati 250 anni e la vostra storia è cambiata, avete visto cose che noi italiani non possiamo capire proprio, e avete sofferto molto più di noi sardi la vostra annessione francese e se siete anche un po'incazzati con gli italiani che vi hanno venduti alla Francia e poi hanno tentato di riprendervi sotto il fascismo con Musolini, avete anche le vostre ragioni (i genovesi dovrebbero vergognarsi per ciò che hanno fatto in passato altro, che liguria indipendente, loro che hanno venduto una terra e un popolo che li aveva già sconfitti e cacciati!!!)
Pero ai corsi dico anche di non parlare male degli italiani (che già hanno tanti difetti di loro) ma cerchiamo invece di riscoprire cosa ci accomuna e di ripettarci l'un l'altro
Io vi auguro davvero di risolvere i vostri problemi economico sociali e di diventare una Nazione se lo vorrete, cosi come Paoli desiderava. Noi comunque saremo i vostri vicini di casa e spero davvero che possiate sentirvi a casa ogni volta che veniate in Italia. Augurio di cuore, davvero.
L'isola dela bellezza e il bel paese hanno senza dubbio in comune molto...

Saluti
Antonio
 antani
Marti u 30 d'Aostu 2011

[Ignorer]
Non tutti gli italiani sono fascisti, o rivendicano la Corsica come Italiana. Quelli che lo fanno sono una esigua minoranza. Non sappiamo nulla di quello che accade da voi.
La nostra storia è stata legata per secoli, ed è naturale che ci sia interesse nel recuperare antichi legami ormai persi, anche per colpa nostra, del fascismo e dalla propaganda che i francesi hanno fatto contro gli Italiani: i lucchesi vi rubano il lavoro, le donne etc etc....

Spesso leggiamo a piazzetta per alcuni motivi:

- nonostante siamo vicini non abbiamo alcuna notizia di quello che accade da voi sui nostri giornali...
- ....e non riusciamo a trovare nulla sui siti di informazione francesi, a parte il meteo.
- capiamo il corso senza doverlo studiare, mentre il francese ci risulta difficile.
- siamo completamente incompatibili con i francesi, proprio come voi.
- vogliamo imparare a dirvi qualche frase in Corso quando veniamo da voi, e ci piacerebbe che ci parlaste in Corso, non in Francese.

Italiani limitativi a leggere e non scrivete. questo è il loro spazio, qui non si parla italiano. FASCISTI FORA!
 Alb
Dumenica u 4 di Sittembre 2011

[Ignorer]
La Corsica è dei corsi...i quali giustamente possono essere "un pò" incavolati con chi non li ha voluti...i genovesi non li vendettero ai francesi tanto per...ma su pressioni economiche e politiche...il francesi giunto il tempo di restiturire l'isola a Genova non lo fecero...iniziando mano mano quell'opera di francesizzazione che ha forse offuscato le idee a tanti..da ambo le parti...i Savoia non s'interessarono dell'isola al tempo dell'unità d'Italia...così come (loro si) svendettero il nizzardo a chi li aveva aiutati nel costruirsi un regno fondato sulla menzogna e non sul sogno di un Italia unita...il fascismo poi...nel suo delirio nazionalista fece scempio di millenni di vicinanza tra continentali (italiani) e corsi...però Pasquale Paoli scriveva in italiano...il corso non è altro che uno dei tanti linguaggi italici...le tradizioni come il cibo sono di tipo italiano...e perciò in conclusione dico che questi due "mondi" cosi vicini ma così tanto lontani...sono parte l'uno dell'altro (un piccolo esempio sono i cognomi corsi...liguri, toscani..ma anche lombardi veneti emiliani, umbri laziali abruzzesi campani siciliani e calabresi d'origine)...ed in corsi se mai volessero davvero lasciare la Francia per l'italia sarebbero ben accolti...perchè fratelli sono...ma apparte il momento storico e politico del bel paese...l'Italia potrebbe dare tanto all'isola di Bellezza...sicuramente il rispetto...saluti a tutti
 marieddu
Venari u 16 di Sittembre 2011

[Ignorer]
@mufra

commento piu intelligente, hai capito bene la differenza
 Rebaudo
Venari u 27 di Ghjugnu 2014

[Ignorer]
Ma come "fascisti fora"...???? Chi dice che la Corsica è affine in tutto e per tutto all'Italia è forzatamente fascista? Chi OSA parlar italiano qui non è ben accetto? Ma......l'obiettivita' innanzitutto,per favore!!! Dovreste essere soddisfatti e contenti di avere schiere di Italiani che parteggiano e dimostrano la loro solidarieta' e la loro vicinanza, quasi affettiva. Ma non le vedete queste cose? O non conviene?? E NON SIAMO FASCISTI.......NOI.!!!!! Vergogna!|



 Lucky
Venari u 18 di Lugliu 2014

[Ignorer]
I corsi sono nostri fratelli di sangue. Lasciate perdere il fascismo, ha fatto solo danni. Se voi foste in Italia potreste avere una autonomia estrema e parlare e scrivere liberamente in corso, come fanno i friulani.
 Luca
Venari u 14 di Nuvembre 2014

[Ignorer]
Sentite eu so corsu e penu chi avà cu gli italiani si puderia guinge a la pace vogliu di o zitelli à guerra face un bellu pezzu ch ella e finita per ciò chi tocca a la lingua e vera chi lingua corsa e taliana si assumiglianu ma ùn simu micca taliani piuttostu simu italici d'un che so d accordu e pensu ancu chi i talianu cume lingua per i corsi chi so onesti ùn e una lingua strangera o almenu pensu chi s ella e cusi ogghje e un veru peccatu allora essendu corsu corsu pensu chi duveriamu
Comportassi in modu fraternu senza nega ciò che simu vene a di corsi
 FILIPPI
Dumenica u 22 di Farraghju 2015

[Ignorer]
CARI AMICI, O MEGLIO FRATELLI CORSI, VENENDO IN CORSICA SPESSO E PASSANDOCI MOLTO DEL MIO TEMPO, HO IMPARATO E OSSERVATO MOLTE COSE. LA PRIMA COSA CHE MI COLPI FURONO I NOMI DI FAMIGLIA, DI LUOGO E LE VECCHIE SCRITTURE NEI CIMITERI, TUTTE IN LINGUA ITALIANA. HO APPROFONDITO LA MIA CONOSCENZA STORICA DELLA VOSTRA ISOLA E PENSO CHE NELLE SCUOLE I GIOVANI DOVREBBERO CONOSCERLA . AVETE UNA CULTURA , UN ARCHITETTURA ED UN LEGAME TERRITORIALE IMPORTANTE CON L'ITALIA. LUNGI DA ME DIRE CHE LA CORSICA E' UN ISOLA ITALIANA. LA CORSICA E' UNA TERRA ITALICA, QUESTA EVIDENZA NESSUNO LA PUO NEGARE. ALLA PER MANTENERE LA VOSTRA IDENTITA' E PER SALVARE IL VOSTRO PARLARE UTILIZZATE A VOSTRO FAVORE L'ITALIA E LA CULTURA ITALIANA. ALL'EPOCA DI DANTE L'ITALIA ERA DIVISA IN VARIE REGIONI, OGNUNA CON UNA STORIA E UNA CULTURA DIFFERENTE. COME LA CORSICA . QUANDO IL PAPA DETTE INCARICO ALLA REPUBBLICA DI PISA DI SVILUPPARE LA CORSICA , FURONO INVATE MIGLIAIA DI PERSONE CHE IN DUE SECOLI EMEZZO DAI PRIMI 20.000 ABITANTI DIVENNERO 250.000. FURONO COSTRUITE CHIESE BELLISSIME ,LE PRIME IN STILE ROMANICO PISANO COME QUELLA DI MURATO. PALAZZI E MONASTERI.FU VALORIZZATA LA CULTURA DELL'ULIVO E DELLA VIGNA. QUESTA E' L'ORIGINE DELLA CORSICA DI OGGI, DI CUI VOI DOVETE ESSERE GLI ORGOGLIOSI DIFENSORI. A UN MIO CONOSCENTE FRANCESE HO FATTO OSSERVARE CHE QUANDO AD ALERIA ESISTEVANO ABITAZIONI CON L'ACQUA CORRENTE, IN FRANCIA SI VIVEVA SEMPRE NELLE CAPANNE...........
 max (Milano)
Màrcuri u 19 d'Aostu 2015

[Ignorer]
Scusate, se desidero postare il mio pensiero,ma credo che essere occupati
da un paese come la Francia sia la condanna peggiore per qualsiasi popolo.
Quindi vorrei capire che minchia fa il popolo Corso per liberarsi dai vuncioni francesi.
grazie

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